Piemonte
Paitin di Pasquero Elia

Barbaresco Sorì Paitin Vecchie Vigne Riserva DOCG/b

biologico
Vino rosso
Grandi botti di legno
Nebbiolo
delicato
pesante
DOCG/b
tannico
Holzkiste 1er
2033
14 %
Wine Spectator: 95
Dimensione
Annata
2019 , 150 cl

CHF 198.00

Descrizione

Paitin è una delle più antiche aziende vitivinicole del Piemonte, in mano alla stessa famiglia dal 1893, allorquando gli antenati degli attuali proprietari Giovanni e Silvano Pasquero Elia producevano le prime bottiglie, avviando addirittura l'esportazione all'estero. I ceppi di Nebbiolo*, piantati nel 1953, non sono così vecchi, ma per la produzione di vino sono senza dubbio eccezionali. Da questo appezzamento di terreno Giovanni e Silvano ottengono la selezione Vecchie Vigne, imbottigliata solo nelle migliori annate. Come tutti i vini rossi di questa cantina, Vecchie Vigne non viene filtrato. Inoltre, invece dei 12 mesi prescritti come tempo minimo dal disciplinare del Barbaresco, Vecchie Vigne matura per 30 mesi in grandi botti di rovere, così che l’affinamento avvenga molto lentamente. In questo modo il vino raggiunge una pienezza maestosa, un naso complesso con ampie sfumature di aromi e un corpo morbido, con tannini ben integrati. Da molti anni Giovanni e Silvano Pasquero Elia praticano la viticoltura biologica, tuttavia senza dichiararla ufficialmente. Le formalità per la certificazione sono infatti troppo impegnative per una piccola cantina che produce appena 60'000 bottiglie. Per un numero sempre maggiore di viticoltori, il trattamento attento ed accurato in modalità biologica è ormai cosa ovvia. Il biologico è adottato nel loro stesso interesse e al fine di lasciare ai discendenti una terra sana in armonia con la natura.

Si abbina con

Manzo, Ragù di vitello / tagli di prima scelta, Riso

Informazioni sul produttore

Paitin di Pasquero Elia

Paitin è una delle più antiche cantine del Piemonte. Le prime bottiglie risalgono al 1893 e vantano fin dalle origini un largo consenso, venendo esportate anche oltreoceano. Il nome della cantina Paitin deriva dal nome del luogo in cui è stata costruita: la tenuta siede come su un trono al centro di una catena di colline sopra Neive, nel cuore della zona del Barbaresco. Una buona parte dei terreni si trova intorno alla cantina stessa. Paitin è ancora di proprietà della famiglia fondatrice ed è oggi gestita dai fratelli Giovanni e Silvano. Subito dopo essere entrati attivamente nell'azienda dei loro genitori, hanno iniziato ad interessarsi alla viticoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente a cui sono seguiti i primi tentativi. Questi hanno avuto un tale successo che l'intera azienda agricola è stata presto convertita alla produzione biologica. Le viti, che ormai hanno già sessant'anni, ne hanno beneficiato e permetteranno alle loro uve particolarmente pregiate e sane di maturare ancora per qualche decennio. Tuttavia, il lavoro amministrativo necessario per la certificazione della loro produzione è molto impegnativo. Il passaggio a una coltivazione naturale è andato di pari passo con la riconversione della cantina: si è passati da un'enologia scolastica e tecnologicamente avanzata a un lavoro concentrato nel minor numero possibile di interventi. La fermentazione, ad esempio, avviene tramite lieviti indigeni e i vini non vengono filtrati. Da quando le viti di Giovanni e Silvano sono tornate ad essere curate come ai tempi dei loro antenati, i vini si sono arricchiti di ulteriore finezza, con una ancor più netta espressione del terroir.

Giovanni e Silvano sentono fortemente il legame con la loro terra. Questo è certamente il risultato di una passione familiare e di una tradizione antica di cinque generazioni. I due fratelli conoscono ogni pietra e ogni vite della loro tenuta e grazie alla secolare esperienza sanno dove cresce meglio ciascuna varietà piantata. Sorì Paitin e Vecchie Vigne sono regolarmente tra i vini più premiati del Barbaresco. Giovanni e Silvano sono altrettanto abili quando lavorano la Barbera. Le differenze delle varie etichette prodotte sono dovute da un lato alla posizione dei vigneti e dall'altro alla durata dell'invecchiamento in botte.

Il Vigneto

Giovanni e Silvano Pasquero

Italia, Piemonte

1893