Toscana Montalcino
Castiglion del Bosco

Brunello di Montalcino Campo del Drago DOCG/b

potente
biologico
Vino rosso
Barrique e botti di legno
Sangiovese - Brunello
complesso / multistrato, elegante
DOCG/b
succoso
Karton 1er
2033
14.5 %
Falstaff: 94
Dimensione
Annata
2017 , 300 cl

CHF 349.00

Ritratto di vino

Campo del Drago è un sito specifico e registrato nella parte più alta dei 52 ettari di vigneto di Castiglion del Bosco. Il sito copre solo 1,5 ettari e si trova ad un'altitudine di oltre 400 m. È probabilmente il miglior vigneto singolo dell'Azienda, motivo per cui viene sempre vinificato separatamente nelle buone annate e imbottigliato in circa 6000 a 8000 bottiglie, a seconda dell'annata. Il vino viene invecchiato per due anni, in parte in barrique e in parte in grandi botti di rovere. Il vino è ricco, gli aromi sono caratterizzati da note di bacche mature, frutta a nocciolo matura e un po' di incenso. I tannini sono perfettamente maturi, morbidi e ben intrecciati nella struttura generale.

Si abbina con

Riso

Informazioni sul produttore

Castiglion del Bosco

Castiglion del Bosco si trova immerso in un paesaggio che niente ha a che fare con il mondo moderno e i suoi tempi frenetici. È semplicemente un paradiso solitario, situato sotto la cittadina di Montalcino, raggiungibile solo percorrendo una strada sterrata di dieci chilometri. La sua storia risale ad un millennio fa, quando i Senesi costruiscono qui una fortezza a difesa della Val d'Orcia, una ricca zona agricola, oggi patrimonio mondiale dell'UNESCO. Questo accade intorno all’anno 1100, da cui il nome del Brunello di Montalcino Riserva «Millecento». Tuttavia, una necropoli rinvenuta nel «Fosso del Drago», ci riporta ancora più indietro, fino al tempo degli Etruschi. Il loro insediamento risale intorno a 750 anni a.C. Sorprendente, inoltre, scoprire che da oltre 850 anni la tenuta comprende immutati 2000 ettari di terreno, suddivisi in pascoli, campi di grano, oliveti, fitti boschi e vigneti. Dopo diversi passaggi di proprietà, anche in tempi recenti, Chiara e Massimo Ferragamo rilevano la tenuta, oramai un po’ trascurata, nel 2003. Nello stile della famiglia Ferragamo, per la quale la perfezione è l’unico obiettivo in qualsiasi loro progetto, l’azienda ha beneficiato di sostanziali ristrutturazioni e ammodernamenti. Oggi, oltre a un campo da golf, vi si trova un resort di prim’ordine e, naturalmente, una cantina attrezzata secondo gli standard più moderni, in grado di gestire la produzione biologica (non certificata) dei suoi 62 ettari di vigneti. Beppe Caviola, uno dei migliori enologi italiani, ha supportato Massimo Ferragamo nella ristrutturazione dei vigneti e nella costruzione dell’attrezzatissima cantina. Cecilia Leoneschi dirige oggi tutte le attività di vigna e cantina.

Il Vigneto

Chiara e Massimo Ferragamo

Italia, Toscana Montalcino

1967