Toscana Centrale
Vecchie Terre di Montefili

Bruno di Rocca Colli Toscana Centrale IGT/b

medio
biologico
Vino rosso
Barrique
Cabernet Sauvignon, Sangiovese
complesso / multistrato, speziato
IGT/b
tannico
Holzkiste 1er
2031
13.5 %
Antonio Galloni: 95
Weinzeitung: 18
Wine Spectator: 94
Dimensione
Annata
2016 , 150 cl

CHF 172.00

Ritratto di vino

Il Bruno di Rocca è oggi senza dubbio uno dei grandi classici toscani. Le uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese vengono raccolte e fermentate spontaneamente senza l'aggiunta di lieviti. Dopo l'assemblaggio, il vino viene affinato in botti di rovere da 1000, 500 (tonneaux) e 230 (barrique) litri per 28 mesi. Il Bruno di Rocca (80% Cabernet Sauvignon) nonostante il clima caldo, ma grazie all'altitudine di Montefili, mantiene tutto il suo carattere e la sua piacevole speziatura, riuscendo a far maturare perfettamente i suoi tannini.

Informazioni sul produttore

Vecchie Terre di Montefili

Nel 1979 l’industriale tessile pratese Roccaldo Acuti acquistò la tenuta Vecchie Terre di Montefili, già proprietà del monastero di Badia di Passignano nel XII secolo. Nell’appartata tenuta di Vecchie Terre di Montefili fu naturale concentrarsi solo sull’essenziale: la produzione del vino qui è sempre stata semplice e buona sotto ogni punto di vista.

Roccaldo Acuti influenzò la nascente cultura del vino in Toscana dagli anni Ottanta fino al nuovo secolo. Pochi anni fa, i suoi successori, la figlia Maria e il marito Tommaso, hanno dovuto tuttavia separarsi da questa singolare cantina per motivi di salute.

Dal 2015 il proprietario di Vecchie Terre di Montefili è Nicola Marzovilla, il quale ha da subito incaricato una giovane agronoma ed enologa molto competente: Serena Gusmeri. Il suo ambizioso compito è quello di rendere ancora migliore la piccola, storica cantina di Panzano. Il Chianti Classico 2015 è il primo vino prodotto sotto la nuova gestione e dà un’idea chiara di quello che ci possiamo aspettare anche in futuro. L'obiettivo rimane la coltivazione sostenibile e naturale. Serena alleva le viti secondo i principi del biologico e, nonostante la penuria di acqua nella zona, non interviene con alcuna irrigazione artificiale, sebbene questo aiuterebbe a rendere i vini più pieni, più morbidi e quindi anche più vicini al palato del consumatore medio. La Tenuta Vecchie Terre di Montefili dimostra ogni anno che le viti possono donare ottimi vini anche senza tali interventi, limitando rigorosamente le rese, diradando generosamente le viti durante il periodo vegetativo e selezionando le uve durante la vendemmia.

Il Vigneto

Nicola Marzovilla

Italia, Toscana Centrale

1979