Toscana Centrale
Castellare

Chianti Classico DOCG/b

biologico
Vino rosso
Barrique
Sangiovese, Canaiolo
fruttato
medio
DOCG/b
morbido, succoso
Karton 6er
2029
13.5 %
Dimensione
Annata
2023 , 75 cl

CHF 21.80

Descrizione

Il Chianti Classico di Castellare non utilizza varietà internazionali. Paolo Panerai si è preoccupato fin dall’inizio di mantenere questa linea. Sangiovese e Canaiolo fanno da base, al fine di conservare la più tipica e famosa ricetta italiana del vino. Castellare non vuole seguire nessuna moda: a seconda dell'annata, viene aggiunto dall'1 al 2% di Colorino. Le uve provengono da siti calcarei a 400 metri di altitudine. Il vino viene vinificato in vasche d'acciaio (da 15 a 20 giorni) e affinato in botti da 225 e 500 litri di secondo passaggio almeno. Si presenta con un bouquet vivace, elegante e fine, con note speziate (pepe) e di frutti di bosco (more, ribes nero) e un accenno di vaniglia. L'attacco è morbido, al palato appare elegante, leggero e slanciato. "Un vino che ricerca, con la tipicità, la massima eleganza".

Si abbina con

Pasta, Pasticceria salata, Piatti a base di cereali

Informazioni sul produttore

Castellare

Paolo Panerai (Milano 1947) ha lavorato come giornalista ed editore prima di dedicarsi alla viticoltura. Nel 2003 è stato insignito dallo Stato italiano col titolo di "Cavaliere del lavoro" per il suo impegno e i risultati ottenuti nella sua lunga carriera. Negli anni Settanta Panerai acquisisce l'Azienda Castellare di Castellina. Fin dall'inizio Paolo ha guardato all'azienda come ad un biòtopo, affrontando conseguentemente le problematiche legate alla sostenibilità. Ha subito escluso i pesticidi chimici, i fertilizzanti e gli erbicidi. Così Castellare si è lentamente trasformata anche in un punto d’incontro per innumerevoli specie di uccelli e di altri piccoli animali della campagna. Oggi vi nidificano specie che difficilmente si trovano altrove. Ad ogni annata, le etichette dei vini mostrano una nuova specie di uccello che vive o passa da Castellare. Da anni i vigneti sono coltivati secondo i principi del biologico, ma i vini non sono certificati. Nel 1996 la direzione dell’azienda è stata affidata all’enologo Alessandro Cellai, il quale tre anni dopo ha assunto anche la gestione della cantina Rocca di Frassinello in Maremma. Insieme a Gurra di Mare e Feudi del Pisciotto, entrambi in Sicilia, anche Rocca di Frassinello appartiene al gruppo Domini Castellare di Castellina.

Il Vigneto

Paolo Panerai

Italia, Toscana Centrale

1977