Sicilia
Feudi del Pisciotto
Frappato Carolina Marengo Sicilia IGT/b
CHF 22.50
Descrizione
Il Frappato è un vitigno autoctono della Sicilia, ma di lui si dice che abbia un legame stretto con il Sangiovese. Considerando che l'introduzione del vitigno sull’isola è avvenuto prima da parte dei Fenici e poi dei Greci, si è portati a pensare che il Frappato sia più antico del Sangiovese, e che solo successivamente si sia gradualmente adattato al clima più fresco dell'Italia centrale. Il Frappato è una varietà a maturazione tardiva, il che è del tutto a suo vantaggio in un clima caldo e secco come quello della Sicilia meridionale. Il vino conserva freschezza, razza ed eleganza. L'affinamento parziale in barrique aggiunge all'aroma una speziatura dolce e ammaliante. Al palato si esprime morbido e rotondo nonostante la sua persistente acidità, il che ne esalta ulteriormente l’ottima bevibilità.
Si abbina con
Informazioni sul produttore
Feudi del Pisciotto
L'azienda vinicola Feudi del Pisciotto fa parte della rinascente cultura del vino siciliana. Sebbene la Sicilia, la più grande regione vitivinicola italiana in termini di superficie, produca ancora per lo più vini di massa a basso costo, l'attenzione si sta spostando sempre più verso quelli di qualità più pregiata. All’apice della produzione si trovano vini sensazionali che raccolgono favori e riconoscimenti anche a livello internazionale. Molti di essi si riallacciano alla tradizione vitivinicola introdotta già dai Greci, sviluppata poi in modo indipendente nel corso dei secoli.
Feudi del Pisciotto è borgo formato da antiche case. Si trova a sei chilometri dal mare in provincia di Caltanissetta. Leggermente sopraelevata al centro del sito, si trova la casa padronale chiamata Baglio. Gli edifici circostanti sono abitati da contadini e artigiani, nei granai si conservano i raccolti, nelle cantine maturano i vini.
Oggi le vecchie strutture svolgono nuove funzioni: dove un tempo l'uva veniva lavorata, è stato allestito un imponente museo del vino; le case di un tempo fungono ora da eleganti camere per gli ospiti con annessa trattoria.
Paolo Panerai, pioniere del Chianti Classico con la sua azienda Castellare, è riuscito ad acquistare la casa padronale, ne ha fatto restaurare l'edificio costruendo anche una moderna cantina. Nel 2002 ha iniziato a piantare i primi vigneti. Oggi l'azienda ha 45 ettari in produzione, di cui la metà è costituita da Nero d'Avola, l'altra metà da varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Sémillon e Gewürztraminer.
Alcuni dei vini sono offerti in una linea speciale chiamata "Grandi Stilisti Italiani". Questa linea è dedicata ad importanti stilisti italiani, i quali hanno disegnato le etichette. Per ogni bottiglia venduta viene destinata una parte ad una fondazione di beneficenza.
Il Vigneto
Paolo Panerai
Italia, Sicilia
2003