Calabria
Luigi Viola

Moscato Passito Calabria IGT/b

pesante
convenzionale
Vino dolce
Piccole botti di legno
Moscato, Guarnaccia
esotico
IGT/b
dolce
Karton 6er
2030
14 %
2018 , 50 cl

CHF 54.00

Ritratto di vino

Il primo testo di agronomia scoperto, il "De re rustica", fu scritto da Columella nel I secolo d.C. All'epoca si parlava di un "processo" molto particolare per ottenere un magnifico vino dolce, il Moscato di Saracena. Questa tradizione, che ha ormai ben più di duemila anni, è ancora viva grazie a Luigi Viola il quale, invece di passare la sua terza età in crociera e a giocare a carte, ha deciso di dedicarsi interamente al vino. Con l'annata 2007 del Moscato di Saracena ha vinto il più alto premio che un vino italiano possa mai ricevere: il vino dell'anno della guida del Gambero Rosso. La procedura che Columella ha descritto duemila anni fa e che ancora oggi si applica è grossomodo la seguente: la varietà principale è il Moscato, un vitigno locale, così chiamato ma apparentemente non identico a quello comunemente conosciuto come Moscato. Le altre due varietà sono la Guarnaccia (legata alla Grenache blanc) e la Malvasia. Questi ultimi due vengono raccolti tardivamente e pressati immediatamente. Il mosto ancora dolce viene fatto bollire in grandi tini di rame fino a ridurlo a circa la metà. Le uve di Moscato, invece, vengono appese ad appassire in locali ben ventilati subito dopo la vendemmia per un periodo di diverse settimane. Una volta sufficientemente rimpicciolita, l’uva viene rimossa acino dopo acino. Questi vengono aggiunti al mosto concentrato e lasciati a fermentare. La fermentazione procede molto lentamente in presenza di tanto zucchero e dura qualche mese. Luigi Viola produce 6000 bottiglie (50 cl) da tre ettari.

Informazioni sul produttore

Luigi Viola

Una dei primi testi sull’agricoltura e le sue tecniche è stato scritto da Columella, probabilmente un contemporaneo di Gesù Cristo. La sua attenzione era principalmente rivolta alla viticoltura. Nella sua opera in 13 volumi ha descritto, tra l'altro, lo straordinario processo per ottenere un magnifico vino dolce, il Moscato di Saracena. È grazie a Luigi Viola se questa tradizione ormai vecchia di ben oltre duemila anni è ancora viva. Quando Viola è andato in pensione dopo 35 anni di insegnamento nelle scuole dell’obbligo, gli è stato chiaro fin da subito che non avrebbe passato la terza età in crociera o a giocare a carte. Si è dunque dato da fare per far rivivere l'antica tradizione della produzione di vino dolce, come l'aveva descritta Columella. Nel corso degli anni questa specialità ha goduto costantemente di un’alta reputazione. Già nel XVI secolo si riforniva di Moscato di Saracena anche lo Stato Pontificio. L'autore George Robert Gissing scrisse nel suo libro del 1901 "By the Ionian Sea" che il bianco di Saracena aveva un sapore così buono che avrebbe deliziato anche la tavola più esigente. E così ancora oggi Luigi Viola si occupa dei vitigni dei suoi avi. Con l'annata 2007 ha vinto il più alto riconoscimento che un vino italiano possa mai ricevere: il “Vino dell'anno” della guida del Gambero Rosso. È assistito nel suo lavoro dalla moglie Margherita e dai tre figli Roberto, Alessandro e Claudio.

Il Moscato al governo di Saracena è uno dei Presìdi Slow Food.

Il Vigneto

Luigi Viola

Italia, Calabria

1999