Puglia
Castel di Salve
Priante Salento Rosso IGT
CHF 19.20
Descrizione
Bella densità con note di cuoio, cioccolato fondente, un po' di vaniglia e resina. Liscio al palato, aggraziato e ben equilibrato. Un vino di grande finezza, piuttosto raro da trovare nelle regioni meridionali d’Italia. I vini opulenti del sud rappresentano infatti la norma, ma la maggior parte di essi manca in parte o completamente di eleganza e di finezza. Al contrario sono proprio l’eleganza e la finezza le caratteristiche che ricorrono in tutti i vini di Castel di Salve come un filo rosso.
Si abbina con
Informazioni sul produttore
Castel di Salve
Palme da dattero, ulivi, viti. Così si presenta il paesaggio in cui Francesco Winspeare produce i suoi vini incredibilmente freschi, eleganti ed espressivi. Incredibilmente, perché questa regione è in verità caratterizzata dalla produzione di vini per lo più rustici, alcolici e ricchi di colore, così forti che un tempo erano destinati a tagliare i rossi scarichi del nord. Ma la punta più meridionale d'Italia sta vivendo una fase di trasformazione e i giovani viticoltori stanno cogliendo tutte le opportunità che questa terra sa offrire. La cultura del vino pugliese affonda le sue radici nell'antichità. Qui si possono produrre vini che ben reggono il confronto con quelli di regioni più rinomate. Ciò è valido a condizione che i produttori si limitino all'essenziale e si distanzino dalla produzione di massa. Il proprietario di Castel di Salve, Francesco Winspeare, si è posto l'obiettivo di creare vini in stretto connubio con la tradizione e l'enologia moderna, e in armonia con la natura. Francesco proviene dalla più antica nobiltà italiana, sebbene il cognome Winspeare è stato acquisito attraverso il matrimonio. L'ultimo Duca di Salve era un prozio di Francesco. Oggi Winspeare vive con la sua famiglia a Castel di Salve e negli edifici agricoli della tenuta ha allestito la sua piccola ma moderna cantina. Con 20 ettari di vigneto di proprietà e 27 in affitto, l'azienda è una delle più piccole della Puglia. Per Winespeare la massima freschezza degli aromi è il tratto fondamentale da ricercare in un vino. Il momento della raccolta è pertanto decisivo e questo vale per ogni varietà da lui coltivata. Non si persegue la potenza e l’alcol, ma piuttosto quel bilanciato punto d’incontro dove zucchero, acidità e maturità fenolica si armonizzano in modo ottimale. L'attenzione è rivolta ai vitigni autoctoni Negroamaro, Malvasia nera, Primitivo e Montepulciano, i cui vini raccontano un paesaggio, una cultura e un popolo meglio delle immagini e delle parole. A Francesco Winspeare e i suoi collaboratori va riconosciuta la conquistata capacità di esprimere piccoli dettagli e sfumature.
Il Vigneto
Francesco Winspeare
Italia, Puglia
1992