Informazioni sul produttore

Tenutae Lageder

Il giornalista enologo Martin Kilchmann scrive nel suo libro "Vini dell'Alto Adige": I primi pioli della scala che porterà Alois Lageder nel cielo dei migliori vini del mondo sono stati scolpiti nel legno del Löwengang. (...) Gli ultimi pioli, che portano alla meta, sono probabilmente quelli realizzati a Hirschprunn".

Per Alois Lageder il percorso da seguire è quello biodinamico. Qui al Nord questa forma di coltivazione è perlopiù impraticabile o molto rischiosa rispetto al Sud Italia. Dopo i primi tentativi effettuati negli anni Novanta, Alois Lageder si è posto l'obiettivo di convertire per prima la sua tenuta Casòn Hirschprunn. L'obiettivo era quello di rafforzare l'equilibrio biologico e la vitalità delle viti, in modo che l'uva e in definitiva il vino acquisissero una maggiore densità, un'individualità più marcata e una maggiore espressività. I risultati ottenuti a Casòn Hirschprunn lo hanno convinto, così ha deciso di introdurre la coltivazione biodinamica passo dopo passo in tutti i suoi vigneti, ottenendo infine la certificazione Demeter. Molti dei vini di Lageder hanno già raggiunto questo obiettivo. I vini della linea Alois Lageder provengono dai vigneti dell'azienda e da viticoltori conferitori sotto contratto. La linea Tenutæ Lageder offre invece vini provenienti dai singoli vigenti dell'azienda, anche in questo caso la maggior parte è coltivata biodinamicamente.

Il Vigneto

Alois Lageder

Italia, Trentino Alto Adige

1823