Basilicata
Elena Fucci

Titolo Aglianico del Vulture DOC/b

Basilicata

biologico

Vino rosso

Barrique

Aglianico

opulento, speziato, terroso

medio

DOC/b

rotondo

Holzkiste 1er

2030

14 %

2019 , 300 cl

CHF 165.00

bottiglia

Descrizione

L'Aglianico è l'unico vitigno coltivato da Elena Fucci nel suo vigneto di appena 7 ettari, vicino alla casa chiamata Torre Titolo, poco distante dal paese di Barile. L'azienda si trova nel nord della Regione Basilicata. I singoli appezzamenti sono disposti su terrazzamenti rinforzati da muretti a secco. Le vecchie viti crescono su un terreno vulcanico e sono allevate nel sistema tradizionale a capanno (Guyot corto). La raccolta avviene alla fine di ottobre. Il vino viene affinato almeno un anno in barrique di primo passaggio cui segue un ulteriore anno in bottiglia. Il bouquet è caratterizzato da note eteree e fruttate (ciliegia, marmellata di frutta, uva spina), ma sono chiaramente percepibili anche le spezie (rosmarino, tabacco, cannella, vaniglia). La beva è piacevolmente secca e calda, con un corpo pieno nella parte centrale per poi passare ad un finale aromatico e lungo. Il Titolo è di grande eleganza e finezza e ha un'espressione chiara e precisa, con un grande potenziale di affinamento in bottiglia che può durare anche molti anni.

Si abbina con

Manzo, Piatti asiatici piccanti

Informazioni sul produttore

Elena Fucci

La guida "Duemilavini", pubblicata dall'Associazione Italiana Sommelier - AIS, parla di una "rivoluzione copernicana". Stiamo parlando del vino lucano Titolo prodotto da Elena Fucci. Il solito patriottico tifo da stadio italiano, verrebbe da pensare.

Ma il fatto è che davvero non esiste un Aglianico del Vulture paragonabile. Questo tradizionale rosso della Basilicata è chiamato anche il "Barolo del Sud". Chi assaggia il Titolo di Elena Fucci ne capisce il motivo. La sua potenza non si rivela nella sua forte gradazione alcolica e nella reboante dolcezza dell'estratto; anzi, nonostante la sua complessità, mostra grande finezza aromatica e profondità. Il vino riflette la modestia della sua produttrice: Elena sa bene che non è la conoscenza enologica a fare del Titolo un grande vino, ma la grande età delle sue viti, l'eccezionale altitudine e l’unicità del terroir del Vulture.