Toscana Maremma
Rocca di Frassinello

Vermentino Maremma Toscana IGT/b

Toscana Maremma

biologico

Bianco

Vasche d’acciaio

Vermentino

floreale

leggero

IGT/b

snello

Karton 6er

2026

12.5 %

Weinzeitung: 16

2023 , 75 cl

CHF 19.20

bottiglie

Descrizione

Belle note fruttate, che ricordano la limetta e la mela selvatica. Leggero e fine. Al palato mostra tutta la sua mineralità che si armonizza con un finale lusinghiero. Il Vermentino è molto diffuso in Maremma e rappresenta una delle poche varietà bianche qui autoctone. Nel vigneto più alto e rivolto ad est (190 metri sul livello del mare) di Rocca di Frassinello, l'enologo Alessandro Cellai ha preferito piantare alcuni vitigni di Vermentino al posto del Cabernet, del Merlot o del Sangiovese. Raccolto relativamente presto, il risultato è un vino bianco fresco e grintoso che non lascia nulla a desiderare in termini di eleganza e finezza.

Informazioni sul produttore

Rocca di Frassinello

I fondatori di Rocca di Frassinello sono Paolo Panerai, proprietario della rinomata cantina Castellare nel Chianti Classico, e il Barone Eric de Rothschild, responsabile delle tenute dei Baroni de Rothschild (tra cui Châteaux Lafite e L'Evangile). I due sapevano per esperienza che era essenziale acquisire e piantare i vigneti su pendii e colline piuttosto che nelle pianure calde e piuttosto umide, come avevano fatto altre aziende vinicole maremmane. La vite beneficia non solo di una migliore aerazione, ma anche di un sottosuolo più asciutto. I terreni a loro congeniali sono stati trovati da Paolo Panerai e Eric de Rothschild a Gavorrano, vicino a Grosseto, tra Bolgheri e Scansano. Qui si incontrano le condizioni ottimali per le querce da sughero, i cinghiali, la profumata macchia mediterranea e… per il vino. Le prime viti sono state piantate nel 2000. Oggi l’azienda si estende per 90 ettari coltivati a Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. Sono allevati secondo i principi biologici, tuttavia non ne stata ancora richiesta la certificazione.

Paolo Panerai non si fa fraintendere quanto alle sue ambizioni: “La nostra cantina deve essere la più bella d'Italia ed i nostri vini tra i migliori del mondo“. A questo scopo sono stati ingaggiati l'architetto Renzo Piano e il consulente enologico Christian Le Sommer di Château Lafite.