Toscana Centrale
Castellare

Vin Santo del Chianti Classico di San Niccolò DOC/b

biologico
Vino dolce
Piccole botti di legno
Malvasia Bianca, Trebbiano Toscana
esotico
pesante
DOC/b
dolce
Karton 12er
2032
16 %
Wine Spectator: 93
2018 , 37.5 cl

CHF 29.80

Descrizione

La tenuta di Castellare vicino a Castellina, nel cuore del Chianti Classico, brilla con tutta la sua produzione, a partire dal semplice Chianti Classico, che è uno dei più belli della sua categoria, passando per la Riserva Poggiale, fino a I Sodi di San Niccolò, la super selezione dell'omonimo vigneto. Piuttosto frutto di un gioco, ma anche una vera e propria specialità, è il Vin Santo aziendale. Le uve bianche raccolte tardivamente (Malvasia e Trebbiano) sono appese a dei fili in un locale per l'appassimento ben ventilato, al riparo dalla luce diretta del sole e dalla pioggia. Durante un periodo di tre o quattro mesi, il volume dei grappoli si riduce a un terzo data l’evaporazione dell’acqua in essi contenuta: il succo d'uva ottenuto scorre denso come il miele ed è altrettanto dolce. Il vino giovane fermenta e matura poi per circa 4 anni in piccole botti di legni diversi e sviluppa una meravigliosa complessità di aromi unita ad una seducente dolcezza. Il Vin Santo è, tra l'altro, un ottimo accompagnamento per formaggi molto stagionati come lo Stilton, il Gorgonzola, il Bleu de Bresse o l'Appenzeller stagionato.        

Si abbina con

Dolci da forno, Formaggio blu

Informazioni sul produttore

Castellare

Paolo Panerai (Milano 1947) ha lavorato come giornalista ed editore prima di dedicarsi alla viticoltura. Nel 2003 è stato insignito dallo Stato italiano col titolo di "Cavaliere del lavoro" per il suo impegno e i risultati ottenuti nella sua lunga carriera. Negli anni Settanta Panerai acquisisce l'Azienda Castellare di Castellina. Fin dall'inizio Paolo ha guardato all'azienda come ad un biòtopo, affrontando conseguentemente le problematiche legate alla sostenibilità. Ha subito escluso i pesticidi chimici, i fertilizzanti e gli erbicidi. Così Castellare si è lentamente trasformata anche in un punto d’incontro per innumerevoli specie di uccelli e di altri piccoli animali della campagna. Oggi vi nidificano specie che difficilmente si trovano altrove. Ad ogni annata, le etichette dei vini mostrano una nuova specie di uccello che vive o passa da Castellare. Da anni i vigneti sono coltivati secondo i principi del biologico, ma i vini non sono certificati. Nel 1996 la direzione dell’azienda è stata affidata all’enologo Alessandro Cellai, il quale tre anni dopo ha assunto anche la gestione della cantina Rocca di Frassinello in Maremma. Insieme a Gurra di Mare e Feudi del Pisciotto, entrambi in Sicilia, anche Rocca di Frassinello appartiene al gruppo Domini Castellare di Castellina.

Il Vigneto

Paolo Panerai

Italia, Toscana Centrale

1977